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Sette buone ragioni per preferire una consensuale ad una giudiziale

La differenza tra una consensuale ed una giudiziale e le ragioni per preferire la prima



Quando si arriva al momento della separazione o del divorzio (ma anche dell'affidamento di un figlio minore nato da una convivenza) si aprono due possibilità: consensuale o giudiziale.

Spesso non siamo noi a decidere quale delle due strade percorrere: molto dipende dal coniuge o dalla situazione oggettiva. Bisogna però riflettere attentamente su quale delle due strade cercare di intraprendere.


Generalmente è da preferirsi la consensuale piuttosto che una giudiziale. Vi sono infatti alcune limitate ipotesi in cui sia preferibile una giudiziale (vedremo quali in un successivo post) ma nella maggior parte dei casi una consensuale è la via migliore.


Vediamo allora brevemente quali sono le ragioni per cui è preferibile una consensuale.


1. Tempi più rapidi


Una giudiziale dura molto a lungo (anche tre o quattro anni) mentre voi volete mettervi alle spalle il passato e ricominciare una nuova fase (lo volete vero?). La consensuale vi permette di farlo in tempi brevi, chiudendo più in fretta una fase triste della vostra vita.



2. Minore stress


Una giudiziale è una “battaglia” che dura almeno tre anni e che logora i nervi. Anche se viene delegato l’avvocato a "combattere" sarete comunque impegnati per lungo in una lotta contro una persona a cui avete voluto bene. Inoltre saranno molte le incertezze e le paure che potrebbero assalirvi.

Tutto questo è una grande fatica che preferirete risparmiarvi.


"Una lunga giudiziale è un dispendio di energie sottratte alla vostra vita quotidiana".

3. Costi minori


Una consensuale costa sicuramente meno di una giudiziale e potrete risparmiare dei soldi da usare per la vostra vita.

Posso però dire, per esperienza, che alla lunga l'aspetto economico non sarà il più importante. La cosa peggiore è lo stress e le energie che una giudiziale vi sottrae.


4. Minor conflittualità


Una giudiziale comporta inevitabilmente una maggior conflittualità rispetto ad una consensuale e questo incide negativamente nella vostra vita, in particolare alla presenza di figli.

Dei figli minori in regime di affidamento condiviso richiedono costante collaborazione per mille questioni pratiche quotidiane: è molto difficile collaborare quotidianamente con una persona che in Tribunale ti sta facendo la guerra.

Se invece si è raggiunto un accordo generale sarà più facile venirsi incontro per tutte le questioni poste dall'interesse dei figli.



5. Maggior controllo sulla decisione


Questo aspetto può essere difficile da comprendere. Con una consensuale potete negoziare l’accordo che regolerà la vostra separazione; con una giudiziale no. Nella giudiziale rimetterete la decisione al Giudice che deciderà secondo l'andamento del processo ma anche secondo il proprio modo di vedere, i propri trascorsi, la propria sensibilità, secondo quello che ha capito della vicenda dagli scritti difensivi.

E' molto più facile adattare a sé un accordo che una sentenza.

Ad esempio non si può mettere "un paletto", un punto che assolutamente vorreste venisse accolto, alla decisione del giudice. Questo è un qualcosa che potete fare solo con una consensuale.

Per questo è sempre preferibile, dove possibile, che siate voi a disciplinare la vostra separazione piuttosto che rimetterla ad un giudice.



6. Il Giudice non ha molto tempo


I Tribunali sono ingolfati di cause e di separazioni. Il tempo che il Giudice può dedicare a voi è limitato e, per quanto si impegni, la conoscenza della vostra vicenda risulta spesso sommaria.

Spessissimo mi è capitato di affrontare l'insofferenza dei clienti che hanno ritenuto "sbrigativa" l'udienza o il provvedimento emesso.

Tra l’altro spesso il Giudice cercherà di farvi raggiungere un accordo ma avendo minor tempo a disposizione per cercare la mediazione. E allora.... tanto meglio provarci con calma in studio.


Bisogna guardare a cosa "davvero" ci serve e perseguirlo con determinazione.

7. Le sentenze sono spesso deludenti


Avete affrontato una causa lunga e complicata, avete portato le vostre ragioni, le prove che le sostengono, avete sostenuto le spese e finalmente arriva il momento della sentenza. Giustizia sarà fatta, finalmente le vostre ragioni saranno affermate!

E invece..... le vostre ragioni non sono state completamente accolte.

L'assegno di mantenimento non è quello che pensavate, le regolamentazioni neppure. Del risultato non siete affatto contenti. E allora dovrete accettare quello che è stato deciso o affrontare l'appello.

Tanto valeva raggiungere subito un accordo!


Ma c'è anche un altro rischio.

La sentenza vi ha dato completamente ragione. Le vostre prospettazioni sono state completamente accolte.

Non avete nulla di cui lamentarvi. Però non siete del tutto soddisfatti.

Ora che "giustizia è fatta" vi accorgete di non avere la soddisfazione che speravate di ottenere. Non sono le sentenze a lenire i dolori.

Questo perché a rendervi felici non sarà una sentenza ma un sistema molto più complesso di cose (avere una regolamentazione adeguata, superare una fase complicata della vita, iniziare una fase nuova .... ). La sentenza è solo una parte del tutto.

E allora bisogna saper guardare con "cinismo" a cosa ci occorre e cercare di ottenerlo.




Queste sono le ragioni per cui, secondo me, è meglio cercare una consensuale.


Vi sono situazioni in cui invece è preferibile una giudiziale, ma di questo parleremo in un altro post.


Se volete chiarimenti o se volete approfondire la questione chiedete una consulenza e ne potremo parlare ancora.

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